Lavanderie - Lavanderie a gettone

Uffici: SUAP (Sportello Unico Attività Produttive)

Descrizione

Una lavanderia ad acqua self-service è uno spazio allestito con lavatrici professionali ed essiccatoi che possono essere utilizzati dalla clientela, acquistando gli appositi gettoni.

Il meccanismo è simile a quello degli autolavaggi self-service: il cliente acquista il gettone per usufruire dei macchinari che gli occorrono e, nel caso ne sia sprovvisto, compra anche gli appositi prodotti detergenti.

L'attività è soggetta alle disposizioni della legge 22 febbraio 2006, n. 84 Disciplina dell'attività professionale di tintolavanderia.

Non è obbligata a nominare un responsabile tecnico¹.

Le lavanderie a gettone sono attività iscrivibili al Registro delle Imprese.

Presso le lavanderie self-service non vengono effettuati lavaggi a secco, o trattamenti di smacchiatura, stireria, di pulitura chimica, a secco e ad umido, di tintoria o di follatura e affini, per i quali è necessaria la presenza di personale qualificato.

Attività accessorie
Presso le lavanderie self-service possono essere installati dei distributori automatici di prodotti detergenti.
Per tale attività non occorre presentare la SCIA di commercio al dettaglio tramite distributori automatici.

¹ Per lo svolgimento dell'attività di lavanderia self-service non é richiesta la nomina del responsabile tecnico in possesso di idoneità professionale. Si veda a riguardo l'articolo 79, comma 1-bis, del D.lgs D.lgs 26 marzo 2010, n. 59 (comma inserito dall'articolo 17, comma 1, lett. b), D.lgs 6 agosto 2012, n. 147, entrato in vigore il 14 settembre 2012) secondo cui: “Le disposizioni della Legge 22 febbraio 2006, n. 84, come integrate e modificate dal presente articolo, escluse quelle concernenti l'obbligo di designazione del responsabile tecnico, si applicano anche alle imprese di lavanderia dotate esclusivamente di lavatrici professionali ad acqua ed essiccatori destinati ad essere utilizzati direttamente dalla clientela previo acquisto di appositi gettoni”. La ratio di tale esclusione è, come chiarito dal punto 11.1 della Circolare del Ministero dello Sviluppo Economico 12 settembre 2012, n. 3656/C, la mancanza di emissioni in atmosfera e di scarichi inquinanti, perché l'attività di lavaggio avviene ad acqua e non a secco. Si veda a riguardo anche la Nota informativa della Regione Piemonte del 9/05/2013 n. 6050/16.00.

Requisiti

  • Essere proprietario, o avere ad altro titolo la disponibilità dell'immobile oggetto dell'intervento;
  • Essere iscritto al Registro delle Imprese o all'Albo Artigiani;
  • Essere in possesso dei requisiti morali da autocertificare al momento della presentazione della domanda, e in particolare, essere in grado di dichiarare la non sussistenza di cause ostative ai sensi dell'art. 67 del d.lgs 159/2011 e degli artt. 11, 12, 92 del T.U.L.P.S.

Modalità di presentazione della pratica

Presentando la SCIA al SUAP del Comune dove ha sede il locale di esercizio dell'attività.
L'impresa che esercita l'attività in più sedi o unità locali deve presentare una SCIA per ciascuna di esse.
Presso il SUAP devono essere depositate, se del caso, le domande di autorizzazione allo scarico e di autorizzazione alle emissioni in atmosfera.
La segnalazione certificata di inizio attività ha effetto dal momento del deposito.

piattaforma regionale Accesso Unitario

Help desk piattaforma regionale Accesso Unitario

Le procedure presenti su SUAPBo sono le seguenti:
Avvio attività/subentro:
- Aprire l'attività di lavanderia a gettone;
- Subentrare nell'attività di lavanderia a gettone;
Gestione attività
- Comunicare la trasformazione della natura giuridica, denominazione o ragione sociale/trasferimento della sede legale/modifica del legale rappresentante dell'attività di lavanderia a gettone;
Cessazione
- Comunicare la cessazione dell'attività di lavanderia a gettone.

Costi a carico dell'utente

Non sono previsti oneri per il deposito della SCIA.
Nr. 2 marche da bollo del valore corrente (di norma) e diritti istruttori, per la domanda di autorizzazione alle emissioni in atmosfera e di scarico, quando sono necessarie.

Possibilità di ricorso

La SCIA e la DIA sono atti di iniziativa privata e, quindi, non direttamente impugnabili dinnanzi al giudice amministrativo. L' interessato può, però, sollecitare l'Amministrazione ad effettuare verifiche ed eventualmente ad adottare atti di divieto di prosecuzione dell'attività e, in caso di inerzia, può esperire ricorso al TAR per chiedere l'accertamento dell'obbligo dell'Amministrazione di provvedere (vd. art. 19, comma 6 ter, L.n. 241/90 ed art. 31, commi 1, 2 e 3 Dlgs. n. 104/2010).