
Saranno realizzati grazie a consistenti contributi regionali due importanti progetti che riguardano il Comune di Castel San Pietro Terme: la riqualificazione energetica della Scuola Sassatelli e la pista ciclabile lungo il Sillaro, in collaborazione con il Comune di Casalfiumanese. I due interventi usufruiranno infatti delle risorse dedicate FESR - Fondo europeo di sviluppo regionale - e FSE+ - Fondo sociale europeo Plus.
La bella notizia è giunta in questi giorni con l'approvazione da parte della Regione Emilia-Romagna dell'
Agenda Trasformativa Urbana per lo Sviluppo Sostenibile (ATUSS) “Il Nuovo Circondario Imolese, un territorio + attrattivo, un futuro + sostenibile”, che era stata presentata a fine gennaio dal Nuovo Circondario Imolese.
In particolare, il progetto di
riqualificazione energetica della scuola primaria Luciana Sassatelli di Castel San Pietro Terme, che ha tre sezioni a servizio dei residenti di Castel San Pietro Terme e sempre più negli ultimi anni anche per bambini di Comuni limitrofi, rientra nell'obiettivo “2.1 Promuovere l'efficienza energetica e ridurre le emissioni di gas a effetto serra” e consiste nella sostituzione degli infissi per ottenere un salto di classe nella classificazione energetica dell'edificio.
Il progetto della
nuova pista ciclabile lungo la Valle del Sillaro fa invece parte dell'obiettivo “5.1 Promuovere lo sviluppo sociale, economico e ambientale integrato e inclusivo, la cultura, il patrimonio naturale, il turismo sostenibile e la sicurezza nelle aree urbane” e consiste nella realizzazione di una pista ciclabile di carattere naturalistico a vocazione turistica che si sviluppi e permetta l'accessibilità all'alta valle del Sillaro e colleghi due frazioni dei Comuni di Casalfiumanese e di Castel San Pietro Terme, al capoluogo di Castel San Pietro Terme.
Nella stessa Agenda Atuss circondariale approvata dalla Regione per un ammontare complessivo dei progetti candidati pari a 9.484.000 euro, di cui 6.470 di contributo FESR/FSE+ , sono compresi anche altri progetti a valenza circondariale di cui usufruiranno quindi anche i cittadini del Comune di Castel San Pietro Terme.
Come specificato nel progetto, la strategia ATUSS del Nuovo Circondario si fonda infatti
«sulla consapevolezza che le sfide del Nuovo Circondario al 2030 riguardano la propria capacità di ridurre alcuni divari esistenti fra i Comuni e allo stesso tempo di incrementare il ruolo di snodo geografico strategico, all'interno della Città Metropolitana di Bologna, fra l'Emilia e la Romagna. Si tratta, quindi, di una duplice sfida: rafforzare la coesione, le interconnessioni, uno sviluppo armonico fra i Comuni all'interno del Nuovo Circondario e rafforzare la crescita ed il ruolo del Nuovo Circondario all'esterno. (…)Una prima sfida riguarda la necessità di perseguire uno sviluppo omogeneo dal punto di vista demografico e reddituale tra i Comuni del Nuovo Circondario e al loro interno, in quanto dai dati si evince il rischio di una divaricazione crescente fra i Comuni ubicati lungo la via Emilia (Imola, Castel San Pietro Terme, Castel Guelfo) e gli altri Comuni di montagna e di pianura.
La seconda sfida del Nuovo Circondario, al 2030, riguarda l'opportunità, dal punto di vista economico di perseguire uno sviluppo armonico a livello territoriale.
La terza sfida riguarda l'opportunità di investire sul turismo come una risorsa su cui concentrare gli investimenti futuri, accanto ai settori tradizionali, per aumentare l'attrattività del Nuovo Circondario, per perseguire in questo ambito una crescita delle unità produttive e degli addetti che a partire dai poli di Imola, Castel San Pietro e di Dozza possa interessare anche gli altri Comuni del Nuovo Circondario.
Infine, le due sfide ritenute strategiche per il territorio riguardano la capacità di aumentare gli interventi e gli investimenti sulla diffusione della banda ultra-larga su tutto il territorio (anche per favorire lo sviluppo di servizi digitali) e sul potenziamento dei collegamenti fra Comuni per supportare l'accessibilità dei servizi e gli spostamenti.
La strategia di ATUSS è collegata alla redazione del
Piano Strategico approvato dal Nuovo Circondario nel 2021, redatto grazie a un processo partecipato che ha coinvolto gli amministratori, i dipendenti dell'Ente e i principali stakeholders del territorio.
Per l'attuazione di ATUSS, si prevede di realizzare incontri periodici (almeno due all'anno) con il suddetto tavolo allargato e almeno un incontro annuale pubblico aperto a tutti i cittadini del Nuovo Circondario per illustrare gli obiettivi ed i progetti di ATUSS e per rendicontare lo stato di avanzamento dei progetti.
Verrà inoltre creato un tavolo istituzionale ATUSS i cui componenti, oltre alla cabina di regia, saranno: Con.Ami, I.F., Area Blu, Legacoop, Confcooperative, Alleanza cooperative, Confindustria Emilia, Confcommercio Ascom Imola, CNA Imola, Assimprese Confartigianato, Confesercenti Imola, Coldiretti Imola, CIA Imola, Confagricoltura Imola, Università di Bologna – sede di Imola, Azienda Sanitaria locale di Imola, Montecatone Rehabilitation Institute, Asp Imola, Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, Boom, il nuovo knowledge and innovation hub di Castel San Pietro Terme.
Allo stesso tempo, sugli interventi finanziati in attuazione della strategia, si prevede l'attivazione di specifici percorsi partecipati con i cittadini e gli stakeholders interessati, anche attraverso il supporto di società specializzate, al fine di condividere gli elementi utili alla redazione dei progetti definitivi/esecutivi degli interventi e al fine di attivare percorsi utili alla valorizzazione di alcuni degli interventi proposti.