Il giornalino del CPIA 1, esempio di didattica a distanza

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Esempio virtuoso di didattica a distanza, è uscito in questi giorni, e si può scaricare dal sito del Comune di Castel San Pietro Terme www.cspietro.it, il giornalino scolastico “Un mondo di...

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18 aprile 2020

Il giornalino del CPIA 1, esempio di didattica a distanza
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Esempio virtuoso di didattica a distanza, è uscito in questi giorni, e si può scaricare dal sito del Comune di Castel San Pietro Terme www.cspietro.it, il giornalino scolastico “Un mondo di parole”, realizzato dal Centro Provinciale per l'Istruzione degli Adulti - Cpia 1 Imola, che tiene le sue lezioni anche a Castel San Pietro Terme, in via Carducci 1, nella sede del Gruppo Scout Agesci castellano. Per l'occasione, questo numero ha il sottotitolo “Distanti ma uniti, il Cpia 1 Imola resiste online”.

«Quando la scuola ha sospeso le sue lezioni mi sono chiesta come aiutare i miei studenti a sentirsi ancora parte di una comunità scolastica che aiuta, sostiene e accoglie – scrive la professoressa Emanuela Astorri, docente di Italiano Cpia 1 Bologna Imola -. Pensavo alle enormi difficoltà a cui saremo andati incontro perché la nostra scuola ha un pilastro fondamentale: l'accoglienza. L'accoglienza per chi è straniero, magari appena arrivato è formata da tanti aspetti, un'intervista, un gesto gentile, un sorriso, una stretta di mano.. come continuare quello che avevamo iniziato? Con la sospensione delle lezioni e l'obbligo dell'isolamento sociale per l'emergenza coronavirus veniva meno tutto questo. Scuole chiuse… solo un numero di telefono da chiamare per informazioni sul sito della scuola… Difficile aiutare gli studenti in una situazione simile... Poi ho pensato al giornalino, al progetto depositato a scuola e ho visto un'opportunità, un'occasione in questo mare di difficoltà. Il giornalino doveva essere uno dei tanti progetti scolastici ma in questo periodo di forzato isolamento per il bene comune è diventato qualcosa di più, ha dato voce a tanti studenti e studentesse stranieri che volevano dire qualcosa, esserci, sentirsi parte di una nazione che li ha accolti e ora sta soffrendo. Da piccolo progetto delle mie due classi di licenza media delle sedi di Ozzano e Castel San Pietro Terme ha cominciato ad allargarsi ad altre sedi del Cpia coinvolgendo sempre più studenti, professori e maestri di ogni livello linguistico. Ho ricevuto in questi giorni centinaia di testi, disegni, scritti a mano, perché nelle case degli stranieri l'elettronica spesso non arriva e un pc è raro, ma tutti hanno preso in mano una penna e un foglio, scrivendo i loro pensieri, le loro poesie. La mia casa è diventata una redazione a distanza, trasformando una difficoltà in una opportunità. Sono orgogliosa del lavoro di tutti gli studenti che hanno partecipato anche se con poche righe perché il loro livello di italiano è ancora troppo limitato per esprimere i loro sentimenti. Un ringraziamento speciale va al mio amico ed ex collega Tiziano, ora in pensione, che mi ha aiutato nell'impaginazione grafica e ha dato una forma alle mie idee creative con la gentilezza che da sempre lo rende unico. Il Cpia è una scuola speciale in cui la parola Istruzione ha sfumature diverse e questo giornalino scolastico le incarna tutte. L'insegnamento non piove dall'alto ma è un processo, un cammino che si fa insieme agli studenti e questo lungo mese di isolamento lo abbiamo percorso insieme distanti ma uniti. Grazie a tutti. Buona lettura del n.2 del giornalino scolastico!».

Ultimo aggiornamento: 24/11/2020, 15:38

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