Nella seduta del Consiglio Comunale di Castel San Pietro Terme di ieri giovedì 2 marzo (visibile nel canale Youtube comunecspt) il sindaco Fausto Tinti ha comunicato gli aggiornamenti tecnici sulla situazione della piscina comunale, rispondendo a due interpellanze della minoranza.
Per quanto riguarda l'attuale sospensione del servizio, il sindaco Fausto Tinti ha spiegato che il giorno dopo la riapertura dell'impianto, avvenuta lunedì 30 gennaio, era stata riscontrata una rottura delle tubazioni che aveva provocato una perdita di 250 metri cubi d'acqua, rendendo necessaria la tempestiva chiusura per poter effettuare la riparazione. Trattandosi di una perdita così ingente, tanto che per il mantenimento del livello di riempimento della piscina avrebbe richiesto un'immissione aggiuntiva di 125 metri cubi d'acqua al giorno, è evidente che la rottura deve essersi verificata fra il lunedì e il martedì.
«Per effettuare la riparazione sono state necessarie due settimane e ora la perdita è stata chiusa – ha detto il sindaco -. Abbiamo fatto l'ennesima verifica anche di una possibile ulteriore perdita che fortunatamente non c'è. Non vi dico quando la piscina riaprirà perché non voglio creare aspettative – e questo è stato il problema vero a mio parere -, però fondamentalmente adesso le perdite non ci dovrebbero più essere. Stiamo portando a temperatura l'acqua e quando questa operazione sarà terminata, Sogese ci dirà quando potremo riaprire le piscine».
Il sindaco ha inoltre letto la relazione che ricapitola tutto il percorso della piscina comunale, fornita dall'architetto Angelo Premi, dirigente dell'area Servizi al territorio del Comune di Castel San Pietro Terme.
«L'attuale struttura della piscina comunale è stata edificata alla fine degli anni '70 – scrive il dirigente - ed a tutt'oggi non presenta ad un esame visivo alcun elemento atto a ipotizzare imminenti condizioni di pericolo.
I diversi, costanti e successivi interventi manutentivi sono stati nel tempo condotti sia dal gestore che dall'amministrazione comunale garantendo la fruizione pubblica dell'impianto.
Le azioni di verifica a cui si fa riferimento nell'interpellanza attengono a quanto venne avviato a seguito di segnali di compromissione in prima istanza dei fissaggi del controsoffitto della vasca interna, infatti nel 2015 a seguito di distacchi di piccoli frammenti di cemento si effettuarono verifiche puntuali, decidendo poi di rimuovere il controsoffitto in lamiera che occultava alla vista interna tutta la struttura di copertura. Tale azione consentì di visionare le condizioni delle travature che si decise di mantenere a vista in modo da poterne assicurare anche il monitoraggio in tempo reale.
Fin da questo evento ci si è avvalsi dell'operato di un ingegnere esterno, Ing. Mario Capitò, strutturista di ampia esperienza, che ha iniziato ad attivare verifiche specifiche anche in ordine alle valutazioni di sicurezza statica delle opere, il tema principale di approfondimento era relativo ai suddetti diffusi distacchi di piccoli elementi superficiali di cemento (copriferri) conseguenti alla lunga esposizione delle opere di cemento armato all'ambiente aggressivo della piscina, e l'obiettivo prefissato era quello di porre in essere le azioni atte a verificarne le conseguenze e porre in essere le migliori azioni di riparazione e protezione.
In data 02/09/2015 l'ingegnere strutturista, a seguito della completa asportazione dei pannelli metallici del controsoffitto, del controllo tramite battitura delle strutture portanti e dei tamponamenti, emise una relazione nella quale si evidenziava il ripristino delle condizioni di sicurezza dovuta a distacchi di piccoli frammenti di cemento e evidenziando come la struttura del coperto appariva normalmente dimensionata per i criteri dell'epoca di costruzione; non essendo in possesso del progetto strutturale, riteneva però meritevole un approfondimento su alcuni particolari delle travature reticolari, specificando in ogni caso che “le strutture hanno subito la verifica pratica di circa quaranta anni di vita e non mostrano apparenti deformazioni od altre anomalie imputabili a gravi errori di dimensionamento o progettazione”. Il lavoro dello specialista consegnò quindi un quadro rassicurante rispetto alle condizioni generali di utilizzo dell'impianto, raccomandando per cautela di presidiare il sovraccarico accidentale della neve.
In un secondo momento (2016) a seguito di un sopralluogo si confermava di non aver rilevato generalizzati danneggiamenti nuovi sulle strutture di copertura.
Nel 2017 si stabiliva di procedere ad un intervento di messa in sicurezza da eventuali nuove future cadute di frammenti di cemento mediante la posa di rete antisfondellamento (rete di ritenzione) sopra l'intera vasca grande e si affidava all'Ing. Mario Capitò specifico incarico che ricomprendeva anche la verifica strutturale della copertura; fu la particolarità della tipologia delle travi reticolari prefabbricate miste in cemento armato e metallo che fece consigliare all'Ingegnere di approfondirne le caratteristiche per poterne ricostruire il modello statico e dinamico, ma nessuno dubitava delle condizioni di portata e sicurezza delle medesime. I lavori di posizionamento delle reti sono stati eseguiti tra la fine del 2017 e l'inizio del 2018.
Nel 2019 sono stati effettuati lavori di sistemazione e fissaggio dei pannelli di rivestimento esterno dei tamponamenti.
Nel mese di giugno 2022, dopo la riapertura post COVID, congiuntamente al tecnico incaricato si è deciso di procedere con l'effettuazione delle indagini conoscitive delle strutture reticolari del coperto della vasca grande interna, aggiornando l'incarico in modo da poter effettuare verifiche anche strumentali di dettaglio, a seguito delle quali nel mese di ottobre 2022 sono emerse le condizioni critiche delle strutture di copertura.
E' fondamentale ribadire che fino alla chiusura della verifiche strumentali di dettaglio sui materiali e sui nodi delle capriate, sia il tecnico esterno che la nostra struttura tecnica non avevano percezione di un problema di sicurezza strutturale, e l'elemento che ha poi determinato la decisione di chiusura temporanea dell'impianto e la messa in sicurezza del coperto è sostanzialmente riferita al comportamento che il medesimo potrebbe avere in caso di particolari sollecitazioni.
Infatti è emerso che le travi potrebbero essere soggette a “rotture fragili”, cioè a collasso senza alcun preavviso dato da segnali esterni quali crepe o lesioni puntuali.
A tutt'oggi, come già esplicitato in apertura, un esame visivo non rileva alcun segnale od elemento atto a porre in dubbio la tenuta dell'intero sistema così come in funzione da 46 anni e sollecitato in passato anche da carichi di neve particolarmente gravosi.
Il rapporto mantenuto nel tempo con il tecnico esterno ha poi consentito, come esplicitato, di garantire un monitoraggio costante della struttura.
La vetustà dell'intero complesso sportivo della piscina congiunta alla decisione politica già precedentemente assunta di attivare un intervento di sostituzione dell'intero impianto con demolizione delle strutture esistenti, hanno determinato di non procedere con la progettazione e realizzazione di una nuova struttura di copertura della vasca grande interna, ma piuttosto di operare con la soluzione temporanea di allestimento della vasca esterna anche con utilizzo invernale tramite copertura pressostatica riscaldata e ponendo in sicurezza le travi reticolari tramite puntellatura».
«Ho voluto leggere la relazione tecnica – ha concluso il sindaco - perché come politico arrivo fino a un certo punto. Questa relazione dimostra con argomentazione l'attenzione che si è avuta su questa struttura. Se c'è stato un ritardo nella valutazione, non c'è stata alcuna omissione della valutazione della sicurezza della struttura».
«Sogese ci ha comunicato oggi venerdì 3 marzo - aggiunge il sindaco - che lunedì è prevista la riapertura parziale dell'impianto. Si potranno utilizzare la vasca grande sotto il pallone e la vasca piccola, mentre quella intermedia rimarrà chiusa per le ultime verifiche».