Il percorso verso il PUG circondariale
Con l’approvazione nei dieci consigli comunali e nell’Assemblea del Nuovo Circondario Imolese dell’Accordo territoriale per gli ambiti produttivi sovracomunali entra nel vivo l’iter per arrivare all’adozione del PUG del Nuovo Circondario Imolese.
Dopo la delibera di Giunta del Nuovo Circondario Imolese del 2021 con la quale è stato approvato il “documento di indirizzi per la redazione del piano urbanistico generale (PUG), il 21 novembre 2023, i dieci Comuni hanno assunto la proposta di PUG in forma associata. Tra dicembre e marzo 2024 si è svolta una fase partecipativa con incontri pubblici e raccolta di osservazioni (oltre 572 osservazioni pervenute). Dopo il rinnovo amministrativo in 8 Comuni a giugno 2024, il processo è ripartito con l’elaborazione e l’approvazione dell’Accordo Territoriale con la Città Metropolitana di Bologna, indispensabile per proseguire verso l’adozione del piano prevista tra settembre e ottobre,
Cinque ambiti produttivi sovracomunali per lo sviluppo sostenibile
L’Accordo approvato riguarda I cinque ambiti produttivi sovracomunali, strategici per il rilancio del tessuto economico e industriale, individuati in coerenza con il Piano Territoriale Metropolitano (PTM) e la L.R. 24/2017:
1. Hub metropolitano di Imola
Il più esteso del territorio circondariale ospita un tessuto produttivo articolato con oltre 1.200 imprese e grazie alla vicinanza alla ferrovia e al casello autostradale è vocato allo sviluppo e all’insediamento di molteplici attività.
Direttrici di sviluppo: prevalentemente a ovest della via Pasquala, lungo via Lasie, via I° Maggio e a est di via Laguna
2. Hub metropolitano di San Carlo
Comprende aree nei Comuni di Castel San Pietro Terme e Castel Guelfo ad alta vocazione logistica e manifatturiera grazie alla presenza del casello autostradale. Per il futuro si prevedono sviluppi produttivi, escludendo l’insediamento di ulteriore nuova grande logistica.
Direttrici di sviluppo: SP 31 “Colunga”, via Poggio, area a sud dell’autostrada A14.
3. Ambito produttivo di Pianura “Fossatone”
Situato nel Comune di Medicina, caratterizzato da media logistica, scarsa interferenza ecologica e buona accessibilità. Suscettibile di sviluppi in coerenza con il PUMS, sono previsti interventi di riqualificazione e miglioramento della sicurezza idraulica
Direttrici di sviluppo: margine nord e ovest lungo via Leonardo da Vinci e via San Vitale.
4. Ambito produttivo di Pianura “Osteria Grande”
Situato nel Comune di Castel San Pietro Terme, lo sviluppo è riservato alle aziende esistenti per limitati ampliamenti in continuità con il territorio urbanizzato verso nord fino alla ferrovia e verso est.
Direttrici di sviluppo: solo in continuità al territorio urbanizzato, in via Veneto e via Lombardia
5. Ambito produttivo della “Valle del Santerno”
Coinvolge i Comuni di Borgo Tossignano e Casalfiumanese, con aziende medio-piccole e presenza di un complesso produttivo dismesso. In considerazione dei vincoli idrogeologici presenti, si prevede il consolidamento del tessuto produttivo esistente con possibilità di sviluppo limitate ad alcune aree a Casalfiumanese.
Direttrici di sviluppo: lungo la SP 610 Montanara e in contiguità agli insediamenti produttivi esistenti.
Le linee strategiche per lo sviluppo degli ambiti
L’Accordo individua specifiche azioni strategiche per ciascun ambito, tra cui:
- Riqualificazione del patrimonio edilizio produttivo esistente e riutilizzo di fabbricati e aree dismesse;
- Forestazione urbana e mitigazioni ambientali per ridurre l’effetto “isola di calore”;
- Desigillazione di aree pavimentate per ridurre le criticità dovute alle piogge intense
- Miglioramento dell’accessibilità con potenziamento del TPL, adeguamento della viabilità esistente, messa in sicurezza dei nodi stradali e completamento della rete ciclabile;
- Realizzazione di Dotazioni per le imprese e i lavoratori, come spazi verdi attrezzati, servizi pubblici e creazione di comunità energetiche;
- Gestione delle criticità idrauliche, con interventi di desigillazione, sistemi di laminazione e infrastrutture per il drenaggio sostenibile.
Le trasformazioni previste saranno oggetto anche della valutazione di sostenibilità ambientale, con il coordinamento del Nuovo Circondario Imolese negli specifici Accordi Operativi e/o di Programma che si attiveranno.
Qualora non siano praticabili alternative localizzative all’interno del territorio già urbanizzato, l’avvio di tali procedimenti attuativi per lo sviluppo degli ambiti produttivi potrà comportare un consumo di suolo contenuto nei limiti del 2% metropolitano, calcolato sul territorio urbanizzato dei Comuni del NCI sui quali sono localizzati i cinque ambiti produttivi di rilievo sovracomunale. È inoltre ipotizzabile l’attribuzione da parte di Città Metropolitana, per funzioni di rilievo metropolitano, di una quota aggiuntiva di superficie, qualora si raggiunga apposita Intesa fra NCI e la Città Metropolitana prima dell’avvio del procedimento attuativo.
Con l’approvazione dell’Accordo, i Comuni e il Circondario confermano l’impegno a costruire uno sviluppo produttivo integrato, sostenibile e competitivo, in grado di attrarre nuovi investimenti e tutelare il territorio.