Arena: martedì 22 ore 21,15 speciale serata con “Io capitano”

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Iniziativa culturale a ingresso gratuito proposta dall’Amministrazione comunale - Assessorato Welfare

Data:

19 luglio 2025

Arena: martedì 22 ore 21,15 speciale serata con “Io capitano”
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Speciale serata di grande cinema all’Arena di Castel San Pietro Terme martedì 22 luglio alle ore 21,15 con il film “Io capitano”, regia di Matteo Garrone, un’opera pluripremiata e apprezzata in tutto il mondo, che affronta il complesso tema dei flussi migratori.

La proiezione, a ingresso gratuito, è promossa dall’Amministrazione comunale - Assessorato Welfare, in occasione della Giornata internazionale dell'amicizia tra popoli, paesi, culture e individui, proclamata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per promuovere la pace e offrire l'opportunità di costruire ponti tra le comunità, che ricorre annualmente il 30 luglio.

Alla serata saranno presenti la sindaca Francesca Marchetti e l’assessora al Welfare Katia Raspanti.

L’iniziativa si inserisce in un più ampio percorso di coprogettazione tra l’Amministrazione comunale e il tessuto associativo locale, con l’obiettivo di costruire insieme azioni culturali e sociali che guardano al futuro della nostra comunità. La serata del 22 luglio è dunque non solo un momento di riflessione e condivisione, ma anche una tappa significativa di un cammino comune volto a promuovere inclusione, partecipazione e cittadinanza attiva.


 
Il film, vincitore del Leone d'Argento per la Miglior Regia all’80esima Mostra del Cinema di Venezia e di 7 David di Donatello 2024, racconta la storia di Seydou e Moussa, cugini adolescenti nati e cresciuti a Dakar, ma con una gran voglia di diventare star della musica in Europa. Tutti in Senegal li mettono in guardia contro il loro progetto, in primis la madre di Seydou, ma i due sono determinati, e di nascosto intraprendono la loro grande impresa. Un viaggio che si rivelerà un'odissea attraverso il deserto del Sahara costellato dei cadaveri di quelli che non ce l'hanno fatta, le prigioni libiche e il Mediterraneo interminabile e pericoloso. I furti, le violenze e i soprusi non si conteranno, ma ci saranno anche gesti di umanità e gentilezza in mezzo all'inferno. Soprattutto, Seydou dovrà scoprire che cosa comporta mettersi al timone della propria e altrui vita in circostanze ingestibili.



«In un certo senso Matteo Garrone fa cominciare il suo racconto dal suo film precedente, perché Seydou e Moussa sono Pinocchio e Lucignolo in partenza per il Paese dei Balocchi, circondati da gatti e volpi pronti a predare sulla loro ingenuità.  Così facendo, Garrone toglie da subito “Io capitano” dalla retorica polarizzata che caratterizza il tema dell'immigrazione, restituendogli una purezza di racconto narrato dal punto di vista di chi non viene mai interpellato sull'argomento.  Dall'ottica di Seydou e Moussa il viaggio è un'avventura da “Capitani coraggiosi”, degna di Jack London e di Robert Louis Stevenson. Ciò nonostante Garrone, qui regista e cosceneggiatore con Massimo Gaudioso, Massimo Ceccherini e Andrea Tagliaferri, inserisce nella trama tutti gli elementi che faranno di questo film una cartina di tornasole degli opposti schieramenti: ad esempio i due ragazzi non scappano dalla miseria o dalla guerra ma scelgono autonomamente di avventurarsi oltre il Mediterraneo e gli scafisti libici apparentemente possiedono il numero di cellulare di una ONG, e per contro il film evidenzia il rimpallo della Guardia Costiera italiana e delle autorità marittime maltesi circa il destino dei migranti.  Io capitano è soprattutto una parabola sulla necessità di assumersi la responsabilità delle proprie azioni, incarnata nella figura nobile di Seydou che, invece di pensare solo alla propria sopravvivenza o al proprio tornaconto, si fa carico degli altri, fino a portare con sé anche il loro ricordo di chi non è arrivato alla meta.  Garrone abbandona ogni retorica tenendosi attaccato alla dignità umana del suo protagonista come ad un salvagente, e dedica alla sua (dis)avventura la magnificenza pittorica delle immagini (il direttore della fotografia è Paolo Carnera) e la sua eccezionale desterità registica, che tocca il suo apice in una scena di estrazione dei corpi da una stiva che mette in evidenza anche la maestria al montaggio di Marco Spoletini.  Il commento musicale (il compositore è Andrea Farri, ma alla selezione c'è lo stesso Garrone) è impavido nell'accostamento di sonorità africane e rock (il riff iniziale pare campionato da "Wish You Were Here"); e Seydou Sarr nei panni del protagonista 16enne è un miracolo di autenticità ed empatia». (Paola Casella - MYmovies)



La rassegna cinematografica all’Arena di Castel San Pietro Terme è a cura di CinemainCentro e comprende oltre quaranta film italiani e internazionali per tutti i gusti. Una programmazione che fa dello splendido teatro all’aperto della città, nel cuore del centro storico, la seconda arena cinematografica dell’Emilia-Romagna, confermandosi punto di riferimento culturale regionale nel panorama delle arene estive. Programma completo e aggiornamenti nel sito del Comune www.castelsanpietroterme.bo.it

Ultimo aggiornamento: 19/07/2025, 09:59

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