Tanti gli alloggi già messi a disposizione dal Comune per l'accoglienza dei profughi ucraini

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Ieri sera, martedì 1° marzo, il sindaco di Castel San Pietro Terme, Fausto Tinti, ha partecipato insieme agli altri primi cittadini dei Comuni della Città metropolitana ad...

Data:

2 marzo 2022

Tanti gli alloggi già messi a disposizione dal Comune per l
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Ieri sera, martedì 1° marzo, il sindaco di Castel San Pietro Terme, Fausto Tinti, ha partecipato insieme agli altri primi cittadini dei Comuni della Città metropolitana ad una seconda riunione convocata dalla Prefettura di Bologna per coordinare e organizzare la risposta dell'area metropolitana all'arrivo dei profughi in fuga dalla guerra in Ucraina. 

Dopo aver verificato con gli uffici del Comune e del Circondario imolese, il Comune di Castel San Pietro Terme ha dato la disponibilità, attraverso la rete nazionale dei Cas (Centri di accoglienza straordinaria) e del Sai (Sistema di accoglienza e integrazione) che il Governo sta attivando nei territori e che al momento rappresentano le uniche realtà che beneficiano di finanziamenti nazionali, dei seguenti spazi per accogliere i profughi ucraini che già stanno arrivando:
- 5 appartamenti per l'accoglienza di 25 persone circa (anziani, donne e bambini in età da scuola d'infanzia e primaria) in località Poggio Grande. Gli appartamenti sono di proprietà del Seminario arcivescovile;
- 1 appartamento per l'immpediata ospitalità di 4 persone circa (anziani, donne; bambini e ragazzi di età da scuola d'infanzia, primaria, media inferiore e superiore) situato nel capoluogo e che è di proprietà dell'Amministrazione comunale.  
- 5 camere matrimoniali con possibilità aggiunta di letto bimbi in grado di accogliere da subito e senza  limiti di tempo 15 persone circa (sempre anziani, donne, bambini e ragazzi di età scuola d'infanzia, primaria, media inferiore e superiore) all'interno dell'Hotel Parigi che già ospita altri rifugiati di diverse provenienze e segnalati dall'Asp di Bologna tramite convenzione in essere.
- 50 camere  matrimoniali con possibilità aggiunta di letto bimbi per ospitare 150 persone circa (anziani, donne, bambini e ragazzi di età scuola d'infanzia,  primaria, media inferiore e superiore) all'interno dell'Hotel  Terme. Per il momento non ci sono convenzioni in essere con l'Asp di Bologna ma la struttura è molto disponibile e interessata a collaborare per l'emergenza accoglienza.

L'Amministrazione Comunale fa inoltre sapere che, qualora ci fossero famiglie interessate ad accogliere profughi in arrivo, nella consapevolezza che la disponibilità è da intendersi a titolo meramente solidaristico non essendoci al momento altri canali di finanziamento per l'accoglienza al di fuori della rete dei Cas e Sai, è possibile scrivere alla e-mail sempre attiva di prontosindaco@comune.castelsanpietroterme.bo.it

Quanto alle raccolte di beni di prima necessità, il sindaco Fausto Tinti ringrazia i tanti cittadini che si sono già resi disponibili, ma precisa che al momento, come comunicato dalla Prefettura, a causa della guerra in corso non è possibile garantire l'arrivo di alcun materiale in Ucraina. Quanto ai farmaci necessari, la raccolta è gestita dal sistema sanitario italiano ed europeo.

Per chi volesse fare la propria parte, al momento l'unico canale di aiuto aperto e attendibile è la raccolta fondi gestita dalla Regione Emilia-Romagna e che risponde all'Iban T69G0200802435000104428964 (dall'estero sul codice Bic Swift: UNCRITM1BA2). Causale: emergenza Ucraina.

«Sul territorio di Osteria Grande – informa il sindaco Tinti – è già arrivata una prima famiglia, con un bambino in età scolare che l'Amministrazione comunale sta già provvedendo ad inserire nella rete scolastica. Ringrazio tutti i castellani per la generosità e il desiderio di aiutare chi è in difficoltà che ancora una volta stanno dimostrando, ma chiedo la massima collaborazione soprattutto nel segnalare alle autorità preposte gli arrivi di chi dovesse giungere tramite relazioni con famiglie già residenti e di attendere il loro arrivo per donare generi alimentari e di prima necessità che sicuramente saranno necessari in loco. Nel frattempo, il COC – Centro Operativo Comunale è già al lavoro per gestire anche questa ennesima emergenza. Solo con un attivo e pronto  coordinamento riusciremo davvero ad aiutare al meglio le tante famiglie, donne, anziani e bambini, che stanno cercando di mettersi in salvo da questa terribile guerra in corso».

Ultimo aggiornamento: 04/03/2022, 18:05

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