Con questa approvazione, Castel San Pietro Terme compie una scelta chiara: affrontare una fase complessa senza fermare la città e senza rinunciare alle politiche pubbliche che tengono insieme la comunità. In un contesto segnato da costi crescenti, minori risorse disponibili e vincoli sempre più stringenti per gli enti locali, l’Amministrazione ha costruito un bilancio delle possibilità, orientato a garantire continuità oggi e prospettiva per il futuro.
Le linee guida del Bilancio 2026 sono tre: garantire la sostenibilità dei servizi, incrementare gli investimenti e strutturare la macchina comunale per rendere concrete le scelte politiche. Un’impostazione che tiene insieme tenuta quotidiana e visione di medio periodo, senza arretrare sulle priorità.
«Questo bilancio – dichiarano la Sindaca Francesca Marchetti e l’Assessore al Bilancio Andrea Bondi – nasce dalla volontà di non fermare la città e di non rinunciare alle politiche che tengono insieme sviluppo, diritti e coesione sociale. È una scelta di direzione, che assume fino in fondo la responsabilità di governare una fase complessa».
Scuola e welfare restano il cuore della manovra, con oltre 5,7 milioni di euro complessivi destinati a questi ambiti e con una scelta particolarmente significativa: 1.151.900 euro dedicati al sostegno alla disabilità scolastica, pari a oltre il 7% della spesa corrente, a conferma di una visione che considera l’inclusione un investimento strutturale sul futuro della comunità.
Accanto alle risorse per i servizi educativi, il Bilancio 2026 mette in campo un impegno senza precedenti sull’edilizia scolastica, che rappresenta uno degli assi portanti del piano triennale delle opere pubbliche. Nel triennio 2026–2028, oltre 10 milioni di euro sono destinati a interventi sulle scuole, con l’obiettivo di migliorarne sicurezza, qualità degli spazi ed efficienza energetica.
In questo quadro si inseriscono il percorso di riqualificazione energetica e miglioramento sismico delle scuole Serotti, per un investimento complessivo di 3,9 milioni di euro; gli interventi di efficientamento e messa in sicurezza della scuola Don Milani, pari a 1,7 milioni di euro; i lavori di manutenzione straordinaria e rifacimento del coperto delle scuole Rodari; la ristrutturazione e il restauro del complesso scolastico Albertazzi–Pizzigotti, per oltre 4 milioni di euro complessivi, comprensivi della riqualificazione della palestra; e il percorso di realizzazione del nuovo polo scolastico di Osteria Grande, destinato a rafforzare l’offerta educativa del territorio.
Nel solo 2026, la scelta politica di destinare interamente agli investimenti i 2 milioni di euro di oneri di urbanizzazione consente di finanziare progettazione e lavori sulle scuole, oltre a manutenzioni straordinarie su strade, immobili e illuminazione pubblica, garantendo una programmazione più ordinata e continua degli interventi.
«Investire sull’edilizia scolastica – proseguono Marchetti e Bondi – significa investire sul diritto allo studio, sulla sicurezza e sulla qualità della vita quotidiana di bambini, ragazzi e famiglie. È una scelta che guarda lontano e che rafforza il ruolo della scuola come infrastruttura fondamentale della comunità».
Il bilancio interviene inoltre sul rafforzamento della struttura comunale. Pur nel rispetto dei vincoli nazionali che oggi limitano fortemente il turnover, il triennio 2026–2028 pone le basi per un incremento progressivo della capacità assunzionale a partire dal 2027, condizione indispensabile per seguire cantieri, servizi e progetti con maggiore efficacia.
«Questo bilancio – concludono la Sindaca Francesca Marchetti e l’Assessore al Bilancio Andrea Bondi – è una scelta politica chiara: assumersi fino in fondo la responsabilità di governare, anche quando il contesto è complesso. Significa non fermare la città, non contrarre i servizi e continuare a investire sull’organizzazione e sulla capacità amministrativa dell’ente, sulle persone e sul futuro di Castel San Pietro Terme. È un bilancio che tiene aperte le possibilità e costruisce sviluppo, senza rinvii e senza passi indietro».