L’approvazione dà seguito all’atto di indirizzo già deliberato dalla Giunta comunale in occasione della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 20 novembre, confermando e rafforzando un impegno politico e istituzionale condiviso da tutte le forze consiliari.
Con questa decisione, l’Amministrazione comunale assume come riferimento stabile la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, integrando in modo strutturale i diritti di bambini e adolescenti nelle politiche pubbliche locali. L’adesione al Programma UNICEF si inserisce nella visione di “Città amica” come sistema di buon governo capace di promuovere inclusione, coordinamento intersettoriale, valorizzazione delle diversità, spazi di ascolto e collaborazione con l’intera comunità educante.
Come previsto dal Programma UNICEF, l’adesione non si configura come un singolo progetto, ma come un processo continuo e progressivo, fondato su un approccio basato sui diritti dell’infanzia, sul riconoscimento di ragazzi e ragazze come protagonisti delle scelte cittadine e non come semplici destinatari delle politiche, sull’analisi dei dati e sulla valutazione dell’impatto delle decisioni pubbliche, con l’obiettivo di produrre cambiamenti concreti, misurabili e duraturi.
Il Comune avvierà ora un’analisi approfondita sulla condizione dei bambini e degli adolescenti nel territorio comunale, finalizzata a individuare bisogni, fragilità, barriere, disuguaglianze e progressi, con il supporto metodologico di UNICEF. Tale analisi sarà condivisa con la società civile, il terzo settore, le istituzioni scolastiche e con gli stessi ragazzi e ragazze, e confluirà in un rapporto pubblico sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza a Castel San Pietro Terme.
Sulla base dei risultati emersi, l’Amministrazione definirà una strategia trasversale che coinvolgerà tutti i settori comunali – sociale, istruzione, cultura, sport, mobilità, urbanistica – attraverso un modello di coordinamento permanente delle politiche rivolte ai minorenni, superando la logica dei compartimenti stagni.
Elemento centrale del percorso sarà l’istituzionalizzazione della partecipazione di bambini e adolescenti, in attuazione dell’articolo 12 della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia. Il Comune si impegna a creare strumenti stabili di ascolto e coinvolgimento nei processi decisionali, promuovendo esperienze autentiche di cittadinanza attiva e superando approcci meramente formali, in linea con le raccomandazioni UNICEF sulla partecipazione reale, inclusiva e informata dei giovani.
L’Amministrazione comunale si impegna inoltre a promuovere iniziative dedicate ogni 20 novembre, a sostenere le campagne di sensibilizzazione proposte da UNICEF e a valorizzare il ruolo fondamentale di scuole, famiglie, associazioni e realtà educative nella costruzione di una comunità coesa e attenta ai diritti delle nuove generazioni.
“Questa adesione non è un atto simbolico, ma una scelta politica chiara: decidiamo di guardare la città dal punto di vista dei più giovani e di riconoscere i loro diritti come una priorità trasversale di tutte le politiche pubbliche.- dichiara la Sindaca Francesca Marchetti
L’adesione al Programma UNICEF Città amiche dei bambini e degli adolescenti significa assumere come riferimento stabile la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e tradurla, finalmente, in un metodo concreto di governo locale. Non stiamo parlando di un progetto isolato, ma di un cambio di prospettiva: guardare la città con gli occhi di chi la vive crescendo.
Viviamo in un tempo in cui le disuguaglianze educative, le fragilità sociali e le nuove solitudini chiedono risposte strutturali. UNICEF ci ricorda una verità semplice e radicale: tutti i bambini hanno gli stessi diritti, ma non tutti hanno le stesse opportunità. Una città è davvero giusta quando ascolta chi ha meno voce, protegge chi è più vulnerabile e sceglie di costruire futuro insieme.
Essere una Città amica significa analizzare la condizione dell’infanzia e dell’adolescenza, coordinare le politiche tra settori diversi, valutare l’impatto delle decisioni pubbliche e rendere strutturale la partecipazione di bambini e ragazzi, riconoscendoli come cittadini a pieno titolo e non come destinatari passivi. La partecipazione non è un gesto educativo: è un atto democratico.”
Con questa scelta, Castel San Pietro Terme avvia un percorso che, come sottolinea UNICEF, non certifica un traguardo raggiunto, ma rappresenta il valore di un impegno in continua evoluzione verso la piena attuazione dei diritti dei bambini e degli adolescenti, fondato sulla responsabilità collettiva e sulla visione di una città che costruisce oggi il proprio futuro.