In questa campagna la voce è quella delle donne. Di tutte le donne che vivono qui.
Non importa la provenienza, l’età, lo status sociale. Perché la violenza degli uomini contro le donne ha dinamiche universali. Sono azioni abusanti, violente, controllanti, in certi casi irreversibili. L’Emilia-Romagna parte da un elenco di dieci, con la speranza di riuscire presto a ripartire da zero.
La nuova campagna di comunicazione realizzata dalla Regione per il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, parla in italiano, inglese, arabo, francese, e spagnolo. È un coro di ‘NO’, è un decalogo di divieti dove il numero 1 è il principio fondamentale da cui discendono tutti gli altri: ‘Non sono tua’.
Seguono: 2. Non abusi di me, neanche online; 3. Non controlli cosa faccio; 4. Non controlli quanto spendo; 5. Non controlli chi vedo; 6. Non mi ricatti; 7. Non mi perseguiti; 8. Non mi tocchi se non voglio; 9. Non mi picchi; 10. Non mi uccidi.
"Con la campagna 'Non sono tua' diamo voce alle donne di ogni provenienza e condizione sociale attraverso un decalogo che elenca dieci azioni abusanti che non devono più essere tollerate – sottolinea l’assessora Gessica Allegni - è un messaggio multilingue che parla in italiano, inglese, arabo, francese e spagnolo, perché la violenza ha dinamiche universali. 'Cominciamo da dieci per ripartire da zero' è il nostro obiettivo: utilizzare le parole giuste per contrastare la violenza e promuovere una cultura del rispetto che coinvolga tutta la comunità".
Maggiori informazioni sulla pagina dedicata della Regione Emilia-Romagna.